VENERDI' SANTO SERA - Processione di "Gala"


Il Venerdì Santo mattina, mentre avviene il rientro della Processione dei Misteri, nella Chiesa del Purgatorio si procede a terminare gli addobbi e la protezione della base dell' Addolorata dalle colate della cera delle 111 candele che le fanno da contorno, alla misurazione del passo da parte dei portatori ed al posizionamento delle immagini in ordine di uscita.
Verso le ore 17.00 nella chiesa viene data lettura del Vangelo della Passione, al termine del quale si apre le porta ed inizia a prendere corpo quella che i bitontini chiamano la processione di "Gala", organizzata dalla Arciconfraternita di S. Maria del Suffragio.
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Esce per primo il palliotto nero portato chiuso in segno di lutto, seguito dagli stendardi delle altre confraternite partecipanti alla processione, preceduti dalla Bassa Banda e dalla tromba; segue la culla di Cristo Morto (nacha), a cui fanno da contorno i confratelli del Suffragio, ognuno con un cero acceso.
.A seguire, dietro il Cristo Morto, l' Immagine dell' Addolorata, le amministrazioni delle confraternite ed in ultimo una copia della Sacra Sindone, portata però a braccio da quattro confratelli ed accompagnata da altri quattro recanti un cero acceso.
Chiude la processione il Legno Santo, scortato dai carabinieri in alta uniforme, seguono le autorità civili.
Dietro ognuna delle tre Immagini vi è una banda musicale che si alterna nell' esecuzione delle marce funebri.
Le bande si accodano alle rispettive Immagini, quando queste arrivano in piazza Cavour.
I portatori sono forse i più devoti; non appartengono alla confraternita, non sono mestieranti ma persone che con profonda devozione si sottopongono ad una fatica immane, considerando il peso, il freddo e le lunghe ore di processione.
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Essi si tramandano di padre in figlio questa loro passione, e per questo le squadre a volte sono formate da un' unica famiglia.
Questi uomini, nel loro abito processionale, lo “Stifelius”, con il loro passo sembra cullino il Cristo e sua Madre, quasi volessero consolarli.
La processione si snoda interamente tra le stradine della città vecchia ed è proprio in una di esse che l'arcivescovo di Bari e Bitonto, attualmente Mons. Francesco Cacucci, incensa le Sacre Immagini e prega con i confratelli e il popolo che intorno assiste al passaggio del sacro corteo.
E' ormai sera, l' illuminazione pubblica è spenta, il buio avvolge le Immagini e si notano soltanto le tremuli fiammelle dei 111 ceri che circondano la statua dell' Addolorata e le luci della Nacha che dondolano al passo lento dei portatori.
.Verso l' una di notte la processione si avvia verso la Chiesa del Purgatorio, per farvi rientro.
Qui si ha un altro suggestivo momento, quando le tre Immagini vengono a trovarsi ognuna sui tre lati della piazza, dove ardono braci che ne illuminano il passaggio.
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- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, tratto da notizie fornite dal dott. Andrea Lovascio, già Priore dell' Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio.
- Foto a cura di Ezio Marrone.
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